giovedì 31 maggio 2012

Preghiera alla Santissima Trinità

Da pubblicare il 2 giugno Dio Padre, Ti adoriamo e Ti ringraziamo per averci chiamato alla vita, per la cura che Ti prendi di noi e, per averci salvato per mezzo del Figlio Tuo Gesù. Gesù, Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo; sulle Tue labbra è diffusa la grazia dell'Amore e della Divina Sapienza. Noi tI LODIAMO E TI BENEDICIAMO. Spirito Santo, Dolce Ospite dell'anima, Ti ringraziamo per la Tua Opera di santificazione della nostra vita. SS. Trinità, Dio Uno e Trino, Ti adoriamo profondamente con tutto il nostro essere: accogli i nostri sentimenti di gratitudine e di riconoscenza. Pierina

giovedì 24 maggio 2012

Riflessione di Don Luciano

Nel nostro passato abitano storie di sofferenza, perdite dolorose e
strade tutte in salita e piene di buche. Come una persona non può
guidare guardando lo specchietto retrovisore, così ciascuno di noi ha
bisogno di vivere prestando la massima attenzione a quello che gli
succede al momento presente e vicino a lui.«Questo soltanto so:
dimentico del passato e proteso verso il futuro, corro verso... la mèta per
arrivare al premio che Dio ci chiama a ricevere lassù, in Cristo Gesù»
(Filippesi 3, 13-14).Qualunque cosa sia successa nel tuo passato
non può essere cambiata. Ma possiamo imparare da quanto ci è capitato, e
lasciandoci alle spalle il nostro passato, con l'aiuto di Dio, possiamo
concentrare la nostra attenzione sul presente e sul futuro, scoprendo
la Sua volontà nel posto in cui Lui ci ha messi. Don Luciano

martedì 22 maggio 2012

Preghiera

                                                27 Maggio 2012   Domenica di Pentecoste





Signore,
rendici docili all'Azione dello Spirito Santo che abita nei nostri cuori, affinchè, istruiti sempre più sul Mistero di Gesù, Figlio di Dio, Incarnato, Morto, Risorto, Asceso al Cielo, possiamo, sotto  Suo influsso benefico, essere veri Apostoli, ferventi e coraggiosi, per annunciare con la testimonianza della nostra vita, l'insegnamento che Gesù ci ha dato.

Pierina




<< Quando verrà lui, lo  Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perchè non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.>> ( Gv 16 , 13)

giovedì 17 maggio 2012

Saname Senor ( Testo )

Vogliamo cominciare a pregare per te;
 Come prima cosa,  vogliamo pregare  perchè il  Signore sani il tuo cuore.
Preghiamo per questi cuori tristi, per questi cuori feriti,
per quelli che in questo momento si sentono giù,
per quelli che sono stati disprezzati,
per quelli che sono stati umiliati.
Preghiamo per il cuore di quelle madri che soffrono per la perdita di un figlio o figlia.
Preghiamo per il cuore di questa madre che soffre perchè offesa dal marito.
Signore , con la tua mano piagata su questo cuore ,
vogliamo pregare per quelli che si credono unutili,
per quelli che si sentono a pezzi;
Fratello, sorella,
ti ricordiamo che Dio sovviene a tutti i nostri bisogni.
Benedetto sia Tu Uno e Trino
Dillo !!
Oggi ( Dillo !!), Signore Gesù
(Abbi Fede!!), Vengo davanti a Te  (Santo Dio)
Per lodarTi, (Rompi le catene !!)
Oggi Signore Gesù (Sei Santo Gesù)
con la Tua Forza (Dillo!!)
Puoi  cambiarmi , Sanami Signore,
(Dillo con forza) oggi voglio vivere ,
(Sia Benedetto !!) Dammi il Tuo amore ,
senza Te, non posso essere felice (Dillo !!)
Sanami Signore, Liberami dal male ,
Tocca  il cuore per ottenerci la Santità!
(Si Signore, vogliamo pregare per i malati,
perchè  il tempo dei miracoli non è finito,
perchè Gesù è vivo!!,
perchè Gesù è operante !!
perchè il Dio che sta qui oggi, è un Dio  Forte.
Credi in Dio, Confida in  Gesù,
Non avere paura , perchè questà infermità servirà affinchè si manifesti la
Potenza di Dio,
questo problema servirà perchè si manifesti la Gloria di Dio,
perchè i problemi di oggi, saranno testimonianza nel domani che iniziamo.
Oggi (Santo Dio )  Signore Gesù, vengo davanti a Te (Dillo!!)
per adorarTi (Sciogli la Lingua)
Oggi Signore Gesù, col Tuo Potere puoi guarirmi.
(Dillo !!) Guariscimi Signore, (Dillo !!)
Oggi voglio vivere (Tu  hai il potere Gesù)
Dammi il Tuo Amore,  senza Te non posso essere felice,
Sanami, Liberami dal male , Tocca il cuore per ottenerci la Santità.
Dammi il Tuo Amore 3 v..
Signore, vogliamo pregare per quelli che stanno patendo un forte  dolore.
Se credi, vedrai la Gloria di Dio!
Non importa quello che ti hanno detto,
Lazzaro era già sepolto da 4 giorni,
e  Gesù ha detto a Marta,
"Se credi , vedrai la gloria di Dio ",
Il tempo dei miracoli non è finito, non importa quello che ti hanno detto i medici,
Il Medico dei medici, il Signore dei Signori,
non ha detto l'ultima parola !!!.
Gesù è qui, preghiamo per questa emicrania,
preghiamo per questo mal di testa,
preghiamo per questo mal di orecchi,
con le Tue Mani Gesù, con le Tue Mani su questa cervicale,
con le Tue Mani su questa tiroide,
con le Tue Mani su questa colonna(vertebrale).
Senti la forza di  Gesù in questo momento ,
Oh, Che Tu sia lodato Gesù perchè stai guarendo!!!.
Credi, Oh lodato sia Tu  Gesù perchè stai facendo provare calore,
Non avere paura!!!: Il Signore ti sta toccando.
Il Signore sta operando in te, perchè il tempo dei miracoli, non è ancora finito.!!
Piangi e chiedi, piangi e credi, preghiamo per te, fratello e sorella.
A  chi il medico ha detto che ha il cancro,
Ricorda, la malattia è per la Gloria di Dio
e in questo momento credi e vedrai la Gloria di Dio.
Con la Tua Mano Piagata, su questi cancri,
con la Tua  Mano Piagata su questo petto,
Con la Tua Mano Piagata su questo ventre,
Infiamma con la Tua Forza!!!
Con La Tua Mano su queste cellule morte,
Signore tutto è possibile per chi crede  in Colui che
ha fatto camminare il paralitico,
vedere il cieco, sentire il sordo...
Egli sta qui ora e sta operando in te, non vacillare!!
Il tempo dei miracoli non è finito .
Dio sta operando in te , fratello e sorella.
Non ti arrendere all'infermità.
Dio vuole sanarti!!
In questo momento, sarai testimone, ti alzerai dal tuo letto e
Lo loderai e benedirai e molti crederanno per questo!!
Con la Tua Mano  su queste gambe,
Con la Tua Mano  su queste braccia,
cominciate a muoverle, fratelli e sorelle, non abbaite paura!!
in fede Dio sta operando in questo momento,
con  queste Mani su questa gastrite, colite e  su queste infermità che dominano da anni ,
Oggi è giorno di liberazione!!
Oggi il Signore sta rompendo le catene!!!
Però credilo !, se credi vedrai la  Gloria di Dio.
Stiamo davanti a Gesù Sacramentato e il  Signore sta operando in te .
Senti questo calore e questo fuoco che ti sta avvolgendo .
E' il Fuoco dello Spirito Santo, che
Sia Benedetto oggi ( Dillo!!)
Signore Gesù, vengo davanti a Te  per adorarTi.
Oggi (Dillo!!) Signore Gesù ( se credi vedrai la Gloria di  Dio )
col Tuo  Potere ( Adora Gesù !!), Puoi guarirmi.
Sanami Gesù, voglio vivere nel  Tuo Amore,
senza Te non posso essere felice,
Liberami dal male !!!.....
Gloria a Te !!!
... Io so che Gesù è qui !!!!








Saname Senor

lunedì 14 maggio 2012

Riflessione di Pierina - Preghiera


Ascensione del Signore anno B Marco 16, 15-20


"ASCENDE IL SIGNORE TRA CANTI DI GIOIA"

Signore Gesù,
compiuta la Tua missione sulla terra, prima di tornare al Padre, ci hai detto:
"IO SONO CON VOI TUTTI I GIORNI, FINO ALLLA FINE DEL MONDO "
( Mt 28,20).

Signore Gesù, con la tua Ascenzione al Cielo , Ti sei sottratto al nostro sguardo, ma sei rimasto Presente, sempre, in tanti altri modi, misteriosi,ma reali .

Tu hai detto:
<< Dove sono due o tre riuniti nel Mio Nome, Io Sono in mezzo a loro>>
 (Mt. 18,20).
Sì Gesù! Sei Presente, nella Chiesa, nell' Eucaristia, nei Tuoi Ministri, nella Tua Parola, nel cuore di chi Ti ama veramente.

Tu Gesù  hai detto:
<< Se uno Mi ama, osserverà la Mia Parola e il Padre Mio, lo amerà e Noi verremo a lui e prenderemo Dimora presso di lui>>(Gv 14,23) e ,
in Apocalisse 3,20: 







<< Ecco, Io sto alla porta e busso.
Se qualcuno ascolta la Mia Voce  e Mi apre la porta,
Io  verrò da lui , cenerò con lui ed egli con Me. >>










Dipende da noi averTi sempre in intimità profonda nel nostro cuore .

Grazie Gesù, per questa Tua continua misteriosa Presenza.
Gesù, Tu Sei nell'ammalato che visitiamo, nel povero che aiutiamo: in loro vediamo Te, perchè crediamo nelle Tue Parole:
<< Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi Miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a Me>> (Mt 25,40).

Signore Gesù, dacci sempre la visuale della fede; fa' che la nostra fede sia sempre viva ed operante e, che, realizziamo la nostra vocazione missionaria, come Tu vuoi, per ciascuno di noi.

Grazie Gesù, per il Tuo Amore, per la Tua Presenza, per la Vita che ci dai e per la Gioia che riempie il nostro cuore nel servirTi.
Amen

Pierina




Gesù a Franca Cornado (Anima Carismatica)
30.12.1967:
<< Amate le parole del Signore;   
       Ripassatele, imprimetele bene nel cuore e nella mente.
       Aderite ad esse non un'ora, ma sempre.
       Mettete ordine morale nei vostri ambienti  dove vivete .....>>

martedì 8 maggio 2012

Preghiera di mamma Pierina ispirata al Vangelo (Gv.15,5)


Dice Gesù:

" Io Sono la Vite , voi i tralci. Chi rimane in Me, ed Io in lui, porta molto frutto, perchè senza di Me non potete far nulla."(Gv. 15,5)

                                                                                      Preghiera                                                                                      

Signore,
la Bibbia ci parla continuamente di Te, come Amore che si dona :
nella Creazione del mondo e di tutti gli esseri viventi;
nella creazione dell'uomo e della donna, il capolavoro perfetto uscito dalle Tue mani.
Ci hai creati a Tua immagine e somiglianza:
siamo liberi di pensare, capaci di amare, di conoscere la legge naturale, la legge morale, il Vangelo che è luce e guida ai nostri passi, nel cammino verso di Te.
Siamo l'opera della creazione da Te molto amata, perchè ci chiami, noi, uomini e donne, a vivere come Tuoi figli adottivi, donandoci la Grazia Battesimale, che è la Grazia di Gesù Cristo, che ci fa partecipi della Vita Divina e ci introduce nell'Intimità della Vita Trinitaria.
Grazie, Signore, per la Tua Vita che continui a donarci con gli altri Sacramenti: Riconciliazione, Eucaristia , Cresima, Matrimonio o Vita consacrata, Unzione degli infermi: non c'è tappa della nostra vita che non sia raggiunta dal Tuo Amore e dalla grazia santificante, propia di ogni Sacramento .
Sentiamo il dovere di  esserTi riconoscenti, per Te, nostro Padre, per Gesù, nostro Fratello, Amico, Redentore, per lo Spirito che opera la nostra santificazione.
Siamo lieti di vivere nella Chiesa, prolungamento  dell'opera di salvezza, voluta da Te e da Gesù, che ci ha formati e ci forma con la parola del Suo Vangelo.
Vogliamo vivere sempre uniti a Te, Gesù, come tralci alla Vite, che portano frutti di opere Buone.
Tu, Gesù, sei l'Acqua viva che disseta la nostra sete di bene, sei il Pane vivo disceso dal Cielo, per nutrirci e farci forti nella lotta contro il male, e contro tutte le avversità.
Accettiamo che il Padre ci poti, perchè  portiamo più frutti.
Il Tuo aiuto, Gesù, non ci mancherà mai, perchè possiamo superare tutte le prove della vita e, questo ci basta per vivere sereni, fiduciosi, per il conseguimento della Vita Eterna.
Resta con noi , Signore, ora e sempre, santifica ogni nostro pensiero, ogni nostra più piccola azione fatta per amore, per darTi lode, riparazione e gloria.
Amen

Pierina

lunedì 7 maggio 2012


Picture Captions
Rosaria appartiene  a Gesù

Shalom





Ciao amici,
maggio è arrivato e come sappiamo, è il mese dedicato alla Madonna.
Sono in  Suo onore, tutti i posts che pubblicherò in questo mese, come fiori
virtuali ai Suoi piedi.
Shalom

Glitter Photos

                                                                              

In onore alla Madonna

sabato 5 maggio 2012

Shalom



Ciao amici,
vi auguro una buona domenica, dedicando a tutti  voi i posts di oggi:
-il commento di Padre Ermes Ronchi al Vangelo odierno.
- il video da me creato (ci ho messo 3 gg ) sulle 7 Orazioni di Santa Brigida.
se vi piacciono, lasciate un commento cliccando sotto i posts alla voce commenti .
Shalom
Rosaria

Le 7 Orazioni di S. Brigida con promesse di Gesù

Commento al Vangelo Odierno




Domenica 6 Maggio 2012 (Gv 15, 1-8)
Amore, coraggio, libertà, frutti di Dio
V Domenica di Pasqua, a cura di Ermes Ronchi
 
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l'agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto». (...)
Nel brano tutto ruota attorno ad una immagine concreta e ad un verbo: la vite e dei tralci, il verbo «rimanere». Cristo vite, io tralcio: io e lui la stessa cosa! Stessa pianta, stessa vita, unica radice, una sola linfa. Lui in me e io in lui come figlio nella madre, madre nel figlio.
Dio è in me, non come un padrone, ma come linfa vitale. Dio è in me, come radice che invia energia verso tutti i rami. Dio è in me per prendersi cura più a fondo di me. In Cristo il vignaiolo si è fatto vite, il seminatore si è fatto seme, il vasaio si è fatto argilla, il Creatore si è fatto creatura. Non solo Dio con noi, ma Dio in noi. Se ci guardiamo attorno, conosciamo tutti delle persone che sembrano mettere gemme, le vedi germogliare e fiorire. E capisci che sono inserite in qualcosa di vivo!
Rimanete in me. Una sola condizione; non condizionamento, ma base della mia esistenza: nutrirmi della linfa della mia vite. Non sono parole astratte, sono le parole che usa anche l'amore umano. Rimanere insieme, nonostante tutte le distanze e i lunghi inverni, nonostante tutte le forze che ci trascinano via. Il primo passo è fare memoria che già sei in lui, che lui è già in te. Non devi inventare niente, non devi costruire qualcosa. Solo mantenere quello che già è dato, prenderne coscienza: c'è una energia che scorre in te, proviene da Dio, non viene mai meno, vi puoi sempre attingere, devi solo aprire strade, aprire canali a quella linfa.
All'inizio della primavera sui tralci potati affiora una goccia di linfa che luccica sulla punta del ramo. Mio padre mi portava nella vigna dietro casa e mi diceva: è la vite che va in amore! Quella goccia di linfa mi parla di me e di Dio, dice che c'è un amore che sale dalla radice del mondo e mi attraversa; una vita che viene da Dio e va in amore, in frutti d'amore. Dice a me, piccolo tralcio: «Ho bisogno di te per una vendemmia di sole e di miele».
Ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Il dono della potatura... Potare non significa amputare, significa dare vita, qualsiasi contadino lo sa. Rinunciare al superfluo equivale a fiorire. Perché gloria di Dio non è la sofferenza ma il molto frutto. È come se Gesù dicesse: non ho bisogno di sacrifici ma di grappoli buoni; non di penitenze, ma che tu fiorisca. Nessuna vite sofferente porta buon frutto. Prima di tutto devo essere sano e gioioso io. Così Dio mi vuole.
Il nome nuovo della morale evangelica è «frutto buono», con dentro il sapore di Dio. Che ha il gusto di tre cose sulla terra: amore coraggio e libertà. Non c'è amore senza libertà, libertà non c'è senza coraggio. E amore libertà e coraggio sono la linfa e i frutti di Dio in noi.

(Letture: Atti degli apostoli 9, 26-31; Salmo 21; 1 Giovanni 3, 18-24; Giovanni 15,1-8)

...fonte Avvenire.it

mercoledì 2 maggio 2012

Shalom


Ciao amici,
troverete  a seguire una bellissima spiegazione del vangelo di Mc (1,40-45)   
fatta da   Padre  Ermes Ronchi, del quale ammiro la profondità di pensiero e
la dolcezza espositiva. Sono sicura che darà speranza a tanti di noi.
Shalom
Rosaria




Padre Ermes Ronchi ,
dal 2009, conduce la rubrica " Le ragioni della speranza", all'interno del programma
" A sua immagine" in onda il Sabato
alle 17.30 sulla Rai.

Commento al Vangelo

La buona novella: il Signore guarisce !

Commento al Vangelo di  Mc (1, 40-45)  

 a cura di Padre Ermes Ronchi

Un lebbroso. Il più malato dei malati. La sua malattia non è solo fisica. È uno che c'è ma non esiste. La legge ordina «Starà solo, lontano, fuori dell'accampamento» (Lv 13,46). E Gesù, invece di lasciarlo solo e lontano, supera le regole, abbatte le barriere, lo accoglie e lo tocca. Tocca l'intoccabile. Ama l'inamabile. Nessun sacerdote l'avrebbe fatto, non solo per paura, ma perché lo vietava la Legge: quell'uomo era un castigato da Dio, un reietto, un rifiuto del cielo. Il lebbroso non ha nome né volto, perché è ogni uomo. A nome di ogni creatura dice una frase bellissima: «Se vuoi, puoi guarirmi». Con tutta la discrezione di cui è capace: «Se vuoi». Il suo futuro è appeso a un «se».
E intuisco Gesù felice di questa domanda grande e sommessa, che lo obbliga a rivelarsi: «Se vuoi». A nome nostro il lebbroso chiede: che cosa vuole veramente Dio da questa carne piagata, da queste lacrime? Cos'è la volontà di Dio? Sacrifici, sofferenze e pazienza, come dicono i sacerdoti? O un figlio guarito?. E Gesù è costretto a rivelare Dio. È costretto a dire una parola ultima e immensa sul cuore di Dio: «Lo voglio: guarisci!». Ripetiamocelo, con emozione, con pace, con forza. Lo voglio. Eternamente Dio vuole figli guariti. A me dice: «Lo voglio: guarisci!». A Lazzaro grida: «Lo voglio: vieni fuori!». Alla figlia di Giairo sussurra: «Talità kum. Lo voglio: alzati!». È la buona novella: invece di un Dio che condanna, il Dio che fa grazia, che guarisce la vita. Io sono certo della volontà di Dio. Lo mostra Gesù, a ogni pagina. Dio è guarigione! Non conosco i modi. So che non sarà moltiplicando i miracoli. Non conosco i tempi, ma so che lotta con me contro ogni mio male, rinnovando goccia a goccia la vita, stella a stella la notte. Il lebbroso guarito disobbedendo a Gesù si mise a proclamare e a divulgare il fatto. Ha ricevuto e ora diventa donatore: dona attraverso gesti e parole la sua l'esperienza felice di Dio. L'immondo, il castigato, diviene fonte di stupore e di Vangelo.
Ciò che è scritto qui non è una fiaba, funziona davvero, funziona così. Persone piene di Gesù oggi riescono a fare le stesse cose di Gesù. Pieni di Gesù fanno miracoli. Sono andati dai lebbrosi del nostro tempo: barboni, tossici, prostitute, li hanno toccati, un gesto di affetto, un sorriso, e molti di questi, e sono migliaia e migliaia, sono letteralmente guariti dal loro male, e sono diventati a loro volta guaritori.
Prendere il Vangelo sul serio ha dentro una potenza che cambia il mondo. E tutti quelli che l'hanno preso sul serio, e hanno toccato i lebbrosi del loro tempo, tutti testimoniano, da san Francesco in avanti, che fare questo dona una grande felicità.

martedì 1 maggio 2012

1° Maggio Festa dei Lavoratori e di San Giuseppe Artigiano

Auguro a tutti Voi Buon Primo Maggio, mettendovi tutti sotto la protezione di
San Giuseppe Artigiano
Vi invito all'ascolto e visione dell'Hino a Sao Josè (Inno a San Giuseppe)
che troverete nella playlist qui a fianco;
Anche se è in portoghese, è di facile comprensione
ed è davvero molto carino.
Una dedica particolare a Duccio e Famiglia,
a Guido e Famiglia

Shalom
Rosaria

lunedì 30 aprile 2012

Il Padre Nostro ( Nuova versione CEI)

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Pater Noster qui es in caelis: sanctificétur Nomen Tuum;
advéniat Regnum Tuum; fiat volúntas Tua,
sicut in caelo, et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hódie;
et dimítte nobis débita nostra,
sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris;
et ne nos indúcas in tentatiónem;
sed líbera nos a  malo.
Amen.

Shalom

Ciao amici,
vorrei sottoporvi questo articolo  pubblicato su Famiglia Cristiana l'8 marzo 2012 ,
scritto da  Monsignor Ravasi , riguardo la nuova formula del Padre Nostro .
Shalom
Rosaria



Mons. Gianfranco Ravasi
Gianfranco Ravasi è un cardinale,
arcivescovo cattolico e biblista italiano,
teologo, ebraista ed archeologo.
Dal 2007 è presidente del Pontificio Consiglio della Cultura,

della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.

Articolo di Monsignor Ravasi su Famiglia Cristiana

"Non indurci
in tentazione,
ma liberaci
dal male".
(Matteo 6,13)

Se nella liturgia eucaristica recitiamo la preghiera del Padre nostro, la conclusione è quella che abbiamo sopra citato e che da sempre sappiamo a memoria. Se, invece, prendiamo in mano la nuova versione ufficiale della Bibbia della Conferenza episcopale italiana, troviamo quest’altra traduzione: «Non abbandonarci alla tentazione », una frase certamente meno dura della prima più comune. Questa, però, ricalca sostanzialmente il testo greco originario, il quale ha letteralmente «non farci entrare, non portarci dentro la tentazione». La frase, nell’originale aramaico usato da Gesù, supponeva forse un senso solo “permissivo”: «Non lasciarci entrare nella tentazione» e, così, si avrebbe in pratica la nuova resa del «non abbandonarci », che sarebbe perciò legittima a livello di significato.

Tuttavia, vorremmo cercare ora di giustificare anche la versione tradizionale tanto aspra nella sua “induzione” da parte di Dio alla tentazione. Innanzitutto distinguiamo tra “tentazione-prova”, vissuta da Abramo, Israele nel deserto, Giobbe e che è comprensibile come un’educazione alla fedeltà, all’amore puro, alla fede genuina, e la “tentazione- insidia” che mira, invece, alla ribellione dell’uomo contro Dio e la sua Legge e che ha come provocatore Satana o il mondo peccatore, come accade per esempio a Eva e Adamo. Eppure, nella Bibbia si ha, talora a sorpresa, come soggetto anche di questa “tentazione- insidia” Dio stesso.

Tanto per fare un esempio, un atto di superbia del re Davide è posto dal Secondo Libro di Samuele sotto l’insegna divina: «Dio incitò Davide a fare il male attraverso il censimento di Israele» (24,1), mentre il posteriore e parallelo Primo Libro delle Cronache ha un più naturale «Satana incitò Davide a censire Israele» (21,1). Come spiegare questa “induzione” di Dio al male che aleggia anche nella frase in questione del Padre nostro? La risposta è da cercare nella mentalità semitica antica. Essa per evitare di introdurre un dualismo, ossia l’esistenza di due divinità, l’una buona e l’altra satanica, cerca di porre tutto l’orizzonte del bene e del male sotto il controllo dell’unico Dio.

Nel libro di Isaia il Signore non esita a dire: «Sono io che formo la luce e creo le tenebre, faccio il bene e causo il male: io, il Signore, compio tutto questo!» (45,7). In realtà, è proprio la Bibbia a insegnarci che la scelta per il male dev’essere ricondotta alla libertà umana, stimolata dal tentatore diabolico. Ma per salvare il primato assoluto di Dio, si usano queste e altre formule che ai nostri orecchi risultano imbarazzanti e che non contraddicono l’altra dottrina sulla responsabilità umana, ben espressa dal sapiente biblico detto Siracide: «Da principio Dio creò l’uomo e lo lasciò in balìa del suo proprio volere. Se tu vuoi, puoi osservare i comandamenti; l’essere fedele dipende dalla tua buona volontà... Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà» (15,14-15.17).

Pregando il Padre di «non indurci in tentazione», in ultima analisi si riconosce la sua signoria suprema, ma gli si chiede anche di non permettere che entriamo nel cerchio attraente del peccato, di non abbandonarci alle reti della “tentazione-insidia”, di “liberarci dal male” come spiega poi la successiva invocazione. Certo è che in questa domanda del Padre nostro sono coinvolti temi teologici capitali come la libertà e la grazia, la fedeltà e il peccato, il bene e il male.

domenica 29 aprile 2012

Shalom

 Ciao amici,
 oggi nella Liturgia domenicale , ricordiamo Gesù Buon Pastore, ho creato quindi un video  di supporto al Salmo 22(23). Spero vi piaccia. Buona Domenica
Shalom
Rosaria

Il Signore è il mio Pastore

venerdì 27 aprile 2012

Shalom


Ciao amici,
leggiamo insieme, questo meraviglioso Salmo del Re David,
è un pò lungo, ma, ne vale la pena !
Vi confido che è uno dei miei preferiti per lodare il Signore Mia Roccia, che mi ha dato vittoria in una battaglia veramente veramente dura contro un nemico molto ma molto
più forte di me, un nemico invincibile.
Se oggi sono qui a scrivervi, devo solo ringraziare il Signore degli eserciti,
il Dio delle schiere di Israele, che ha combattuto e ancora combatte al posto mio,
dà luce alla mia lampada , sostiene il mio passo sulle alture e mi dà l'agilità della cerva.!!! Alleluia !!! Grazie Signore!!!
Sono certa che, anche qualcuno di voi, ha dovuto combattere battaglie già perse in partenza,  posso testimoniare che senza l'aiuto di Dio è veramente impossibile spuntarla.
Se vi sentite impotenti, perchè il vostro Golia vi sovrasta, fate come David,... fate come me,
proclamate la Potenza del Signore e non abbiate paura, mai ! Sapete, il nostro Dio, è Dio!!!
Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi ?
Shalom
Rosaria

Salmo 18(17)

Libro dei Salmi

Salmo 18 (17)

Signore, mia roccia




SALMO 18 (17) - INNO DI LODE E DI RINGRAZIAMENTO A DIO
18 - Il testo di questo ampio e maestoso inno di ringraziamento si ritrova, con poche varianti, anche in cfr. 2Sam 22, dove è introdotto con le stesse parole del cfr. Sal 18,1. Il re Davide, presentato come modello dell’orante, vede in Dio l’artefice dei successi e delle vittorie, il liberatore dai nemici e dai molti pericoli che ostacolavano l’ascesa al trono.
1
Al maestro del coro. Di Davide, servo del Signore, che rivolse al Signore le parole di questo canto quando il Signore lo liberò dal potere di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. 2Disse dunque:




Ti amo, Signore, mia forza,

3 Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,
mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
4 Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.
5 Mi circondavano flutti di morte,
mi travolgevano torrenti infernali;
6 già mi avvolgevano i lacci degli inferi,
già mi stringevano agguati mortali.
7 Nell'angoscia invocai il Signore,
nell'angoscia gridai al mio Dio:
dal suo tempio ascoltò la mia voce,
a lui, ai suoi orecchi, giunse il mio grido.
8 La terra tremò e si scosse;
vacillarono le fondamenta dei monti,
si scossero perché egli era adirato.
9 Dalle sue narici saliva fumo,
dalla sua bocca un fuoco divorante;
da lui sprizzavano carboni ardenti.
10 Abbassò i cieli e discese,
una nube oscura sotto i suoi piedi.
11
 Cavalcava un cherubino e volava,
 si librava sulle ali del vento.
12 Si avvolgeva di tenebre come di un velo,
di acque oscure e di nubi come di una tenda.
13 Davanti al suo fulgore passarono le nubi,
con grandine e carboni ardenti.
14 Il Signore tuonò dal cielo,
l'Altissimo fece udire la sua voce:
grandine e carboni ardenti.
15 Scagliò saette e li disperse,
fulminò con folgori e li sconfisse.
16 Allora apparve il fondo del mare,
si scoprirono le fondamenta del mondo,
per la tua minaccia, Signore,
per lo spirare del tuo furore.
17  Stese la mano dall'alto e mi prese,
mi sollevò dalle grandi acque,
18 mi liberò da nemici potenti,
da coloro che mi odiavano
ed erano più forti di me.
19 Mi assalirono nel giorno della mia sventura,
ma il Signore fu il mio sostegno;
20 mi portò al largo,
mi liberò perché mi vuol bene.
21 Il Signore mi tratta secondo la mia giustizia,
mi ripaga secondo l'innocenza delle mie mani,
22 perché ho custodito le vie del Signore,
non ho abbandonato come un empio il mio Dio.
23 I suoi giudizi mi stanno tutti davanti,
non ho respinto da me la sua legge;
24 ma integro sono stato con lui
e mi sono guardato dalla colpa.
25 Il Signore mi ha ripagato secondo la mia giustizia,
secondo l'innocenza delle mie mani davanti ai suoi occhi.
26 Con l'uomo buono tu sei buono,
con l'uomo integro tu sei integro,
27 con l'uomo puro tu sei puro
e dal perverso non ti fai ingannare.
28 Perché tu salvi il popolo dei poveri,
ma abbassi gli occhi dei superbi.
29 Signore, tu dai luce alla mia lampada;
il mio Dio rischiara le mie tenebre.
30 Con te mi getterò nella mischia,
con il mio Dio scavalcherò le mura.
31 La via di Dio è perfetta,
la parola del Signore è purificata nel fuoco;
egli è scudo per chi in lui si rifugia.
32 Infatti, chi è Dio, se non il Signore?
O chi è roccia, se non il nostro Dio?
33 Il Dio che mi ha cinto di vigore
e ha reso integro il mio cammino,
34 mi ha dato agilità come di cerve
e sulle alture mi ha fatto stare saldo,
35 ha addestrato le mie mani alla battaglia,
le mie braccia a tendere l'arco di bronzo.
36 Tu mi hai dato il tuo scudo di salvezza,
la tua destra mi ha sostenuto,
mi hai esaudito e mi hai fatto crescere.
37 Hai spianato la via ai miei passi,
i miei piedi non hanno vacillato.
38 Ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti,
non sono tornato senza averli annientati.
39 Li ho colpiti e non si sono rialzati,
sono caduti sotto i miei piedi.
40 Tu mi hai cinto di forza per la guerra,
hai piegato sotto di me gli avversari.
41 Dei nemici mi hai mostrato le spalle:
quelli che mi odiavano, li ho distrutti.
42 Hanno gridato e nessuno li ha salvati,
hanno gridato al Signore, ma non ha risposto.
43 Come polvere al vento li ho dispersi,
calpestati come fango delle strade.
44 Mi hai scampato dal popolo in rivolta,
mi hai posto a capo di nazioni.
Un popolo che non conoscevo mi ha servito;
45 all'udirmi, subito mi obbedivano,
stranieri cercavano il mio favore,
46 impallidivano uomini stranieri
e uscivano tremanti dai loro nascondigli.
47 Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
48 Dio, tu mi accordi la rivincita
e sottometti i popoli al mio giogo,
49 mi salvi dai nemici furenti,
dei miei avversari mi fai trionfare
e mi liberi dall'uomo violento.
50 Per questo, Signore, ti loderò tra le genti
e canterò inni al tuo nome.
51 Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato,
a Davide e alla sua discendenza per sempre.






Note Capitolo 18.


SALMO 18 (17) - INNO DI LODE E DI RINGRAZIAMENTO A DIO
18 - Il testo di questo ampio e maestoso inno di ringraziamento si ritrova, con poche varianti, anche in
cfr. 2Sam 22, dove è introdotto con le stesse parole del cfr. Sal 18, 1. Il re Davide, presentato come modello dell’orante, vede in Dio l’artefice dei successi e delle vittorie, il liberatore dai nemici e dai molti pericoli che ostacolavano l’ascesa al trono.

18, 11 Il cherubino raffigurava un animale alato, che gli Assiri collocavano davanti ai templi e ai palazzi dei re (cfr. 1Sam 4, 4; cfr. 2Re 19, 15).

18, 17 grandi acque: immagine di estremo pericolo, di distruzione e di morte (cfr. Sal 32, 6; cfr. Sal 144, 7).

18, 29 La lampada simboleggia la vita, ma anche la dinastia davidica, alimentata dalla protezione divina (cfr. 2Sam 21, 17; cfr. 1Re 11, 36; cfr. 1Re 15, 4; cfr. 2Re 8, 19; cfr. Sal 132, 17).